Pesto trapanese… un po’ romano

Ogni tanto durante la settimana sento la necessità di ritagliarmi un pomeriggio e rifugiarmi a casa, in particolare tra i fornelli. È un bisogno di casalinghitudine al quale non riesco a rinunciare e la cucina in particolare mi fa riconciliare con il mondo.

Stasera per cena, pasta al pesto trapanese ma con un tocco romano!

Complice una divertente telefonata con Filippo (La Mantia), come al solito per salutarci, aggiornarci sulle reciproche attività e culminata in un mio “a Filì che faccio per cena?!?!?”

Uno dei suoi pesti mi è sembrata la soluzione migliore, però io mi sono attenuta alla tradizione, cioè con aglio, d’altronde questo è… Aïolì!

Pesto trapanese

Ingredienti (per 4-5 persone):
1 kg di pomodori maturi
2-3 spicchi d’aglio
100 g di mandorle pelate e tostate
1 mazzetto di basilico
olio, parmigiano grattugiato, sale e pepe

Se vi intriga il tocco romano, sostituite il parmigiano con il pecorino.

Sciacquate i pomodori e tuffateli in acqua calda per 3 minuti; poi pelateli, privateli dei semi e tritateli grossolanamente.
Pestate a lungo le mandorle con una presa di sale nel mortaio (potete usare anche il mixer).
Trasferite la granella in una terrina e mettete nel mortaio l’aglio, il basilico e poco sale e riprendete a pestare, fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite il pomodoro e lavorate ancora con il pestello, in modo che gli ingredienti siano ben amalgamati.
A questo punto, versate il pesto nella ciotola con le mandorle. Incorporate 1 bicchiere d’olio, il sale e un’abbondante spolverata di pepe; mescolate e lasciate riposare per un paio d’ore (in questo caso io non l’ho fatto, non ne avevo il tempo).
Lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e conditela con la salsa preparata.
Servite accompagnando con il parmigiano grattugiato o pecorino.