Giovedì gnocchi!

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Il giovedì, a Roma, per tradizione si mangiano gli gnocchi e non c’è storia! Quando non riesco io a farli per mancanza di tempo, vado a mangiarli da Settimio al Pellegrino, storica osteria romana a Via del Pellegrino, dove Teresa (cuoca e proprietaria, insieme a Mario suo marito) osserva rigorosamente la tradizione giornaliera del menù romano. I piatti, a rotazione, sono sempre gli stessi, ma con un’estrema attenzione alla qualità e alla genuinità.

Quando invece ho il tempo di farli, ne preparo una quantità industriale e li conservo nel congelatore per i momenti di crisi (rari a casa mia) e per gli amici che si aggregano all’ultimo momento, cosa che si verifica di frequente.

Questa è la mia ricetta degli gnocchi di patate (per 4/5 persone):

300 hg farina

1 kg patate a pasta gialla

1 uovo

parmigiano

sale

Fate bollire le patate. Quando si saranno raffreddate un po’, pelatele e passatele nello schiacciapatate, sistematele in un piatto largo e lasciatele raffreddare con un po’ di sale. Quando si saranno raffreddate, impastatele con la farina, l’uovo e il parmigiano, aggiustando di sale, se necessario.

Dopo aver lavorato l’impasto, che deve essere compatto e senza grumi, fate dei filoncini spessi 2/3 cm e tagliate gli gnocchi adagiandoli su un vassoio infarinato. Passateli poi sul dorso di una forchetta o sul rigagnocchi per ottenere il classico effetto rigato.

Cuocere in acqua salata e tirarli su man mano che salgono in superficie.

Solitamente io li condisco con il classico ragù o con il sugo di salsiccia (presto metterò la ricetta) e, ultimamente, con un intingolo suggeritomi mia sorella Laura: zucchine tagliate a julienne appena scottate in padella, guanciale abbrustolito in padella con un po’ di peperoncino, pecorino e granella di pistacchio.

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  1. nell’attesa della ricetta del sugo di salsiccia … domani li preparo con l’intingolo di tua sorella!!

    • la ricetta del sugo di salsiccia la metterò prestissimo. tra l’altro, ho scoperto che Anna Dente (Osteria di San Cesareo) lo fa identico! Intanto fammi sapere se ti sono piaciuti con l’intingolo di mia sorella. A presto.

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