Mi chiamo Francesca Romana, sono nata a Roma, da genitori romani, con genitori a loro volta romani…. Mi piace pensare di essere approdata sulle sponde del Tevere, proprio come Romolo e Remo… una premessa necessaria per spiegare che la mia cultura culinaria affonda le radici nella più antica tradizione ebraico-romanesca. Sono cresciuta mangiando coda alla vaccinara, rigatoni alla pajata, minestra arzilla e broccoli e altre delizie della cucina romana.
Vengo da una famiglia di entusiasti della cucina, soprattutto mio papà. Nonostante facesse tutt’altro lavoro, dedicava alla cucina ogni suo momento libero. I miei ricordi sono legati a lui davanti ai fornelli che sorride e ripete: la cucina è arte! passavo ore seduta sul tavolo a guardarlo cucinare. È stato impossibile non amarla. ho imparato direttamente da lui soltanto osservandolo: il cuoco più preciso e appassionato che abbia mai conosciuto.
Nonostante i mille tentativi ho capito che non sarò mai in grado di rifare la sua “ajo e oio”. Ha il tocco magico che io non riesco a riprodurre… eppure gli ingredienti sono gli stessi!
Ho inserito due loro vecchie foto perché quei sorrisi sono sufficienti a spiegare cosa rappresentasse per loro cucinare. Mio papà in un’improbabile cucina kitsch anni ‘70 a casa di chissà chi e mia mamma, pinze alla mano, davanti al barbecue, al mare. Naturalmente li mettevano ai fornelli ovunque andassero!
Ho ereditato questa passione che tento di conciliare con il mio lavoro di traduttrice, con il nuovo e inaspettato ruolo di produttrice di vino, con la gestione di “Bancovino”, la vineria con cucina che io e mio marito Anto abbiamo aperto da poco, e con una casa e un marito, appunto, adorabile e impegnativo.
Sono membro dell’Accademia Italiana della Cucina per la delegazione di Roma.
Questo mi ha permesso di conoscere tante persone appassionate della cucina italiana, con una grande esperienza e con una forte motivazione a mantenere vive le nostre tradizioni culinarie.
Amo il cibo in tutte le sue forme, amo guardarlo e studiarlo, leggo libri di cucina, ricette e trattati.
Con gli anni e l’esperienza ho capito che la cucina è veramente passione e amore. E’ impossibile farlo senza questi due requisiti fondamentali. Le rare volte che ho cucinato in fretta o senza motivazione i piatti non avevano lo stesso aspetto e lo stesso sapore. La mia gioia più grande è poter cucinare per Anto. La soddisfazione che mi da lui quando assaggia i miei piatti mi fanno sempre venire voglia di preparare continuamente cose buone! La nostra cucina di casa è il focolare e il fulcro della nostra vita privata e professionale.
Le mie romanissime origini non mi hanno impedito di allargare i miei orizzonti culinari. Tutto ciò che è cibo e tradizioni di ogni paese mi incuriosisce e mi affascina. Il mio sogno proibito è possedere tutti i libri di cucina pubblicati al mondo. quasi una follia…
Tuttavia, confesso di avere una predilezione per i piatti da roma in giù, per la cucina del sud, quella siciliana in particolare, in cui più mi rispecchio e mi riconosco.
Ho deciso di aprire questo blog per me. Sentivo il bisogno di tenere un diario delle mie esperienze culinarie, passate e future che spero possa essere di ispirazione anche per le più refrattarie ai fornelli…
A loro supporto posso dire di non essere una creativa estrema ma un’ottima esecutrice. Ecco perchè non so ancora se questo blog conterrà soltanto ricette. Forse alcune mie di famiglia, ma magari inserirò quelle che negli anni ho trovato utili, interessanti e riproducibili ma che non sempre sono una mia creazione.
Francesca Romana
Questo blog è dedicato a mio padre e a mio marito Antonello
chicca mia, la tua simpatia è pari alla passione che metti in queste pagine web.
come inizio va bene, posso suggerire di concentrarsi sulla cucina romanesca? mi sembra un’ottima scusa per invogliare i refrattari, come me, ad avvicinarsi ad una tradizione che oggi pochi coltivano ‘con scienza’.
Carissima Francesca Romana, chi ti scrive è la tua compagna di liceo Francesca.
Ti confesso che il tuo blog è per me un appuntamento fisso. Ti leggo sempre con estremo piacere e qualche volta provo persino a riprodurre una tua ricetta con esiti non sempre buoni. Desidero farti sapere che quello che mi fa fermare ogni volta che pubblichi un nuovo post, non è solo la curiosità per il contenuto di un tuo nuovo piatto ma sono le parole che usi il perfetto “condimento” delle tue ricette. Hai una scrittura che scorre, profuma di un aroma familiare ed è in un certo modo intima. In parole semplici, arriva al cuore. Capita che a volte, mentre leggo, le tue parole assumono forme nuove e d’un tratto ti vedo in cucina ora alle prese con il canto d’amore per la finocchiona, ora all’hotel Hermitage mentre come una farfalla svolazzi al ricevimento di matrimonio dei tuoi genitori per poi diventare un personaggio della letteratura alla Jane Austen o una zietta perfetta mentre con tua nipote prepari un delizioso gelato alla fragola. Mi fermo qui. Continua a scrivere perché c’è qualcosa di fresco e al tempo stesso frizzante nel tuo modo di raccontare l’arte della cucina che mi ricorda di noi quando, beate, ridevamo tra i banchi di scuola.
Un abbraccio affettuoso.
P.S. A proposito, mi piace molto anche la “lentezza” con cui pubblichi. Andare lentamente è un pregio in questi tempi dove oramai a correre sono in molti. La lettura diventa così una sorta di… degustazione!
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Salve, desideriamo contattarla per un format gastronomico che stiamo realizzando sul territorio romano-laziale.
Infoline al 342.52.32.523 o ciaksicucina@gmail.com
Grazie, saluti
Ciao Francesca Romana, mi sono imbattuta nel tuo blog cercando spunti per la tiella di Gaeta e mi ritrovo davanti una bellissima ragazzina romana, con la passione della cucina come me. Ho dato un’occhiata al tuo blog. Veramente delicato raffinato… nonostante la romanità. Dovrò postare per il 20 prossimo la ricetta per l’Italia nel Piatto essendo io la rappresentante del Lazio. Ho scelto questa ricetta perché non l’ho mai né mangiata, né preparata. E siccome mi piacciono le sfide, un piccolo spunto lo prendo anche da te… (citandoti, s’intende, visto che la ricetta te l’ha passata la suocera!) . Anche attraverso vari libri diciamo che la ricetta … è questa. Poi ti farò sapere.
Ciao Elly, grazie per le tue belle parole, i complimenti al blog e per il “ragazzina”
mi fa molto piacere che tu abbia preso spunto anche dal mio blog per la ricetta della Tiella. Tra l’altro, nel mio locale “Bancovino” ne abbiamo ogni giorno di buonissime e di vari tipi e se ti fa piacere ti invito a passare di qui per assaggiarle! le fa una signora gaetana per noi.
attendo tue news anche sul piatto! a presto.
Francesca
Cara Francesca, sei nel mio cuore e nelle mie preghiere, magrissima ed elegantissima….t v b, Buon Natale!