Colazione da Babington’s

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Il fine settimana per me e Anto significa “colazione da Babington’s”. Babington’s è la bellissima sala da tè a Piazza di Spagna adiacente la scalinata di Trinità dei Monti “… fondata nel 1893 da Isabel Cargill e Anna Maria Babington, due signorine inglesi di buona famiglia venute a Roma con l’intento di aprire una sala da té e di lettura per la comunità anglosassone, quando ancora il té poteva essere acquistato solo in farmacia”. Così si legge nell’opuscoletto che racconta la storia del posto.

E ancora: “Babington è sinonimo dell’arte di servire il té “all’inglese” nel rispetto della più rigorosa tradizione. Sopravvissuta a due guerre mondiali, a diverse recessioni economiche e all’avvento dei fast food, Babington ha ospitato famiglie reali, politici, giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che continuano a darsi appuntamento in uno dei luoghi più prestigiosi di Roma”.

Ho frequentato molto Babington’s quando andavo a scuola a Piazza di Spagna ed ero una liceale un po’ snob che si incontrava lì con le amiche per prendere il té e leggere Keats e Shelley…

Finito il liceo l’ho ignorato per vari anni perché avevo altri interessi e non mi sentivo più una liceale snob. Ci sono tornata anni fa, da quasi quarantenne, e ho riscoperto le vecchie sensazioni che mi aveva regalato Babington’s. Sembra veramente di fare colazione insieme a Keats e Shelley, in effetti la famosa casa rosa è dall’altra parte della scalinata e l’atmosfera è ancora quella da Inghilterra 1800.

La domenica solitamente ci avviamo verso Piazza di Spagna, varchiamo la soglia di Babington’s con libri e giornali e ci immergiamo nell’odore del legno del vecchio camino e nelle ceramiche verdine, di quel verdino pallido tipicamente inglese. Restiamo lì un’oretta o due, con il bellissimo riflesso della luce che entra dai finestroni che danno su Piazza di Spagna, nel silenzio totale perché la domenica mattina presto la sala è semi deserta (fortunatamente!), facciamo colazione con la loro marmellata di arance buonissima, il pane tostato, il burro, le micro crostate al lemon curd e altre leccornie. Io leggo le mie riviste di cucina, Anto i suoi giornali; è il nostro momento di affinità elettiva e di pace dalla frenesia del lavoro. Ogni tanto alzo la testa per osservare la sala perdendomi nei ricordi e ammirando le torte e alcuni dolci che prepara per loro la mia amica Francesca www.letortedimildred.com. Lei è una vera artista.

Da Babington’s mi viene quasi sempre l’ispirazione per scrivere gli articoli di questo blog e a quel punto mi ritengo soddisfatta e prendiamo la via del ritorno solitamente passando per via Margutta per fare un salto da Lelli, uno dei miei negozi preferiti: http://www.lelli1924.com/.

Posted in: Blog, Il mondo di Aïoli

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  1. Che quadro dipinto con tinte reali. Non credo ci siano altre parole da aggiungere sulla speciale atmosfera che si respira da Babington’s. Una cosa, pero’, collaborando con loro, posso dirla: non solo ha un’immagine unica, ma ti posso assicurare che la cura, la ricercatezza e la pulizia che ho trovato nella cucina di questa sala da the sono veramente rare! Alla prossima… colazione da Babington’s!

  2. Pingback: Il Christmas tea party da Babington’s. La magia natalizia del Natale vittoriano ‹ Aioli di Francesca Romana

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