Cucina toscana… e invece no! ♥

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Cucina toscana… e invece no! ♥

Sono già cinque giorni che mi trovo tra le belle colline della Val d’Orcia immersa in un’atmosfera incantata, a metà tra il mondo di Beatrix Potter e il sogno di una notte di mezza estate… e purtroppo la  mia vacanza toscana sta già per finire. Al mio arrivo avevo piani culinari battaglieri, avevo anche acquistato un’enorme treccia di aglio rosso locale per provare a cucinare i pici all’aglione e la pappa al pomodoro, sennonché un orrendo raffreddore (che nemmeno a Dicembre!!) ha reso vani tutti i miei tentativi di girovagare alla scoperta di segreti culinari e nonostante l’acquisto di libri (seri) di cucina toscana, non sono riuscita a mettere sul fuoco quasi niente perché troppo occupata a soffiarmi il naso perennemente sgocciolante e a ripulire la casa dai miliardi di fazzoletti disseminati ovunque…

Al di là della vacanza semi rovinata dagli starnuti, ne ho approfittato per leggere tutti gli altri libri di cucina. In particolare, mi sono concentrata su quelli di ricette per ipertesi (d’altronde lo avevo già anticipato che prima o poi ne avrei scritto).

Voi (lettori romani) direte “ma che te frega degli ipertesi??”

E io rispondo “me frega perché alcune persone alle quali tengo molto soffrono di ipertensione. Anche mio papà ne soffriva e per lui già cucinavo in modo che potesse tenere la pressione sotto controllo almeno con l’alimentazione”.

Dei 7/8 libri che ho portato con me, quello che più mi ha interessato e che trovo carino e non deprimente è “Dieta contro l’ipertensione”, scritto da Elena Cassin e Emanuela Sacconago.

Nel loro libro giustamente si scrive che “eliminare il sale dalla dieta non è l’unica accortezza richiesta, bisogno saper calibrare l’apporto di proteine, carboidrati, grassi e sali minerali”. La dieta che presentano nel libro è la dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension) la quale ha dimostrato che, attraverso un’alimentazione sana e calibrata, la pressione si riduce nel giro di due settimane, sia in casi di pressione moderatamente alta che in casi di ipertensione più severa (e quindi per le persone non in grado di sospendere le cure medicinali).

E dunque, Madame Soufflé, dopo aver scandagliato tutte le tabelle degli alimenti con i relativi contenuti di sodio e potassio, può affermare di essere diventata un’autorità in materia…

Una delle ricette che ho preso dal libro e che trovo adatta per questo periodo veramente caldo (a Roma diremmo “un caldo (meglio ancora “na calla”) che levete”) è l’insalata di fichi e noci.

Per 4 persone:

4 fichi

1 grappolo di uva nera

1 mela rossa

8 gherigli di noci

½ cespo di insalata riccia

4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

(un appunto: in teoria le noci andrebbero consumate in quantità ridotte ma contengono sostanze utili come vitamine e minerali tra cui il potassio)

Lavare bene frutta e verdura, rompere i gherigli delle noci in modo grossolano, spezzettare l’insalata in foglie non troppo piccole, tagliate la mela a fette (mantenendo la buccia) e i fichi a spicchi. Mischiate tutto e condite con l’olio.

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