Il dolce che mette allegria… il moelleux au chocolat

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Il dolce che mette allegria… il moelleux au chocolat

Le giornate possono improvvisamente illuminarsi per una frase carina e inaspettata.

Ormai è da tempo che preparo io i dolci per Bancovino. Il mio famoso ciambellone, lo zabaione vellutato e compatto, il cremosissimo tiramisù e tante altre golosità che non rallegrano più soltanto la cucina di casa e il palato degli amici ma anche i clienti di Bancovino.

Ormai esperti e preparati sulla “parte dolce” del locale, è un piacere sentir chiedere con autentico desiderio questo o quel dolce che già pregustano varcando la soglia.

Anche il “moelleux au chocolat” è diventato un nostro pezzo forte.

Prima di scrivere, pubblicare e proporre mi documento sempre tanto. In rete si sa, si può trovare di tutto e oggi ho constatato che la confusione tra moelleux, fondant e mi-cuit è enorme! Qualcuno ha accostato le tre preparazioni anche alla nostrana torta Barozzi, di tradizione modenese, ma che non ha nulla a vedere con moelleux, fondant ecc ecc.

Dopo aver girovagato un po’ per la rete, senza grandi soddisfazioni, ho anche consultato una delle mie bibbie culinarie: il Larousse Gastronomique, acquisto imprescindibile durante un viaggio a Parigi in occasione del “Salon du livre culinaire” al quale non potevamo certo mancare! Ancora mi rivedo ben piantata davanti allo stand dei libri antichi con questa prima edizione del Larousse che nessuno naturalmente riuscì a strapparmi dalle mani. Troneggia nella mia biblioteca culinaria, nella sezione “libri di cucina antichi, prime edizioni e curiosità d’antan”.

Tornando al nostro moelleux, ho dedotto che probabilmente moelleux e fondant sono la stessa cosa, un dolce tutto cioccolato (infinite le versioni tra cui quelle con o senza farina), morbido, vellutato e cioccolatoso, tanto che qualcuno lo chiama anche moelleux-fondant…. mentre il mi-cuit è quello che noi chiamiamo “tortino dal cuore morbido”. Del moelleux-fondant, la versione più famosa che spopola in rete è quella proposta da Trish Deseine nel suo libro “Je veux du chocolat”, anche se pare sia troppo dolce e stucchevole…

 Chiarito l’equivoco una volta per tutte spero, e prendendo le distanze dalla torta Barozzi, il mio moelleux/fondant, senza falsa modestia, incanta gli animi e i palati, tanto che un affezionato cliente di Bancovino l’ha rinominato “il dolce che mette allegria”! E siccome tutto ciò che si lega all’allegria e alla tavola ha per me una nota familiare e mi riporta sempre alla mente il mio papà, abbiamo deciso di ribattezzarlo così. Se passate da Bancovino, non chiedete un moelleux al cioccolato ma una fetta della “torta che mette allegria”.

La ricetta che propongo non è sicuramente quella assoluta, ne esistono varianti di tutti i generi, ma vi garantisco che il risultato è di grande soddisfazione. Le dosi che utilizzo sono per una teglia rettangolare 20x28x5 (che vi garantirà la consistenza ottimale del dolce con queste dosi e tempi di cottura) ma potete anche dimezzarle.

Ingredienti:   

500 gr di cioccolato fondente (io utilizzo il 70%)

250 gr di burro

un pizzico di sale (o di sole, come direbbe mia mamma J)

10 uova (tuorli e albumi)

250 gr di zucchero

Zucchero a velo da spolverare poi sul dolce

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 180°. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato, il burro e il pizzico di sale. Una volta sciolto, togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Dividete i tuorli dagli albumi. Montate con le fruste elettriche i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.

Aggiungete il cioccolato e il burro fuso al composto di tuorli e zucchero e amalgamate. A questo punto, montate gli albumi a neve ferma ma non troppo e uniteli al resto piano piano e in piccole dosi. Una volta mescolato il tutto, versate in una teglia ricoperta di carta forno e infornate a 180° per 30 minuti. La torta deve risultare morbida e cremosa.

Io preparo sempre la versione cioccolato puro, ma potete aromatizzarlo a piacere, con scorzette di arancia, rum, pistacchi, lavanda… quello che più vi piace.

 

Spero vi sentiate un po’ più allegri anche voi dopo un morso del nostro moelleux!

 

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One Comment

  1. Credo non sia male anche aromatizzato al peperoncino!

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