La colazione di Pasqua dei romani

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Due sole parole: è sacra! I romani la chiamano colazione, ma in realtà si tratta di un vero e proprio pranzo, preludio, tra l’altro, al famoso pranzo in cui l’abbacchio trionfa.

E soltanto per i romani è così. Ho scoperto che altrove è usanza poco nota o sconosciuta.

La classica colazione di pasqua prevede la pizza sbattuta, una specie di pan di spagna da mangiare con le uova di cioccolata, la colomba, lo squaglio di cioccolata (per noi romani “squajo”) nonché una consistentissima parte salata con corallina (un tipo particolare di salame), uova sode, pizza al formaggio, frittata con i carciofi, e coratella con i carciofi, che i romani apprezzano ancora tanto!

E tutto questo è solo il preludio al pranzo…

Quest’anno sono particolarmente contenta perché coincide con il mio compleanno e per la prima volta, da tre/quattro anni, finalmente lo festeggio nella mia città e con le mie sorelle.

Quattro anni fa è stato a Palermo, in cui io e la mia romanissima amica Nicoletta abbiamo dovuto lottare per una colazione di pasqua romana ma ne siamo uscite sconfitte… non riuscimmo a trovare una corallina nemmeno a pagarla oro… solo cassata, cassata, cassata…

Per tre anni di seguito, complice il Vinitaly, l’ho festeggiato a Verona. E ricordo ancora con affetto gli sforzi di Paoletta per farmi sentire a casa e per aver coinvolto lo staff del ristorante “Oste Scuro” per festeggiarmi…

Quest’anno finalmente è Roma e corallina!

Mio padre, da vero romano, adorava la colazione di Pasqua. Iniziava due giorni prima a preparare le basi per la pizza al formaggio, un’altra delle sue specialità. Ricordo ancora un tavolo enorme dove allineava cinque, otto, dieci basi destinate non solo a noi ma ad amici vari… era richiestissima!

E’ stato con quella che forse ho sviluppato l’amore per il mistero della lievitazione e, allo stesso tempo, il sacro terrore di maneggiare la pasta lievitata quasi fosse una bomba a mano…

Questa la ricetta della pizza al formaggio di papà:

Ingredienti:

600 gr farina

50 gr lievito birra  (2 cubetti)

sale

120 gr gruyère (a dadini)

120 gr pecorino (grattugiato)

120 gr di provolone piccante

100 gr burro fuso

2 uova

acqua tiepida

Procedimento:

Lavoro 200 gr farina e 15 gr di lievito di birra sciolto in acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto sostenuto. Formo un panino, facendo la classica incisione a croce, lo metto in recipiente con la farina, coperto da un panno.

Il giorno successivo lo riprendo e lo impasto con tutti gli ingredienti rimasti.

Lascio lievitare nella teglia per due ore, coperto e in luogo tiepido. Poi inforno (a forno caldo, 250°) e man mano lo abbasso fino a portarlo a 180°. Cuocere per circa un’ora e un quarto.

Buona Pasqua!

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2 Comments

  1. Francy, sto cucinando una matriciana in quel di Rio… ma il tuo post mi ha fatto venire una voglia di Corallina e pizza al formaggio……
    ate’ logo……

  2. Dai che appena torni ti rifaccio la pizza al formaggio! Buona Pasqua my dear friend.

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