Le mie vacanze siciliane

Leave a comment

Finalmente quest’anno sono riuscita a programmare una vacanza tutta siciliana! A livello gastronomico è uno dei miei sogni ancora irrealizzati che finalmente diventa realtà. Non ho mai girato tutta l’isola per quasi un mese e sono veramente contenta.

Con la Sicilia ho un rapporto particolare, una passione che mi è stata trasmessa da mia mamma. Sin da quando ero piccola lei era solita fare delle fughe a Palermo e dintorni per giorni o settimane. La amava in modo viscerale e quelli erano i suoi momenti in cui noi figlie e mio padre non esistevamo più.
Tornava carica di ceramiche, limoni, zucchine lunghe, cannoli, cassate e pale di fico d’india che ha piantato ovunque a casa sua e a casa mia… Più riusciva a portare e più era contenta.

Considerava la Sicilia la cura di tutti i mali! Quando le mie sorelle più grandi cominciavano a vivere le prime sofferenze d’amore, interveniva lei con la sua frase tipica: “adesso andiamo a Palermo e ti passerà tutto! vedrai…” e detto fatto preparava armi e bagagli, chiamava qualche amico o amica e in meno di 2 giorni ci ritrovavamo in qualche casa a picco sul mare, circondate da fichi d’india e aranci, viziate dal punto di vista culinario e affettivo.
Ancora lo fa con mia sorella che vive a Milano. Quando la sente influenzata e raffreddata le propina la sua frase di rito: “adesso vai in Sicilia e ti passerà tutto…”.

Crescendo, cominciò a trascinare me più delle mie sorelle e alla fine ero l’unica che la seguivo in questi suoi pellegrinaggi di cui soltanto con l’età ho cominciato a capirne il motivo, e mi sono resa conto che, nel frattempo, la  sua “semina”, su di me, aveva attecchito fin troppo bene. La sua passione è diventata la mia, incomprensibile a molti, ma carica di significato per me.

Quando viene a trovarmi, scopro che fa ancora le stesse cose che faceva quando ero piccola, ad esempio buttare gocce di zagara sul mio cuscino per inebriarmi (dice lei…) e io, se posso, la accontento cucinandole qualche piatto dei suoi ricordi.

Nonostante questa sua “stranezza”, le sono grata per avermi fatto conoscere ed apprezzare una terra così ricca dal punto di vista gastronomico, con materie prime così interessanti e varie che apprezzo infinitamente e che nella mia cucina considero insostituibili tra cui il sale di Trapani, l’origano dei Monti Iblei, i capperi di pantelleria e l’olio delle valli trapanesi, che alterno a quello della nostra campagna per non esagerare…

Questa sarà anche l’occasione per capire se le strampalate teorie materne funzionano veramente!

Posted in: Blog

Share this :

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>