Una vacanza Jane Austiana

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È iniziata la vacanza. Quest’anno solo una breve pausa dalle traduzioni e dai vari impegni ma naturalmente non dai fornelli! Dal cibo e dai libri di cucina non mi separo mai e non confesserò mai quanti me ne sono portati dietro…

Quest’anno, purtroppo, niente Sicilia, in particolare niente Pantelleria, l’isola che amo di più e che per me rappresenta la fuga e il distacco dal mondo. Durante l’anno, ad intervalli più o meno regolari, mi scatta la “voglia di Pantelleria” e a questo proposito, vi consiglio di leggere “Verrai a trovarmi d’inverno” scritto da Cristiana Alicata. È la storia di Elena, giovane chirurgo ortopedico, che in seguito ad un incidente motociclistico decide di trascorrere la convalescenza a Pantelleria, in pieno inverno. Non vi dico altro se non che il libro vale per l’atmosfera che si respira; i suoni, i colori e i profumi di Pantelleria si mescolano ai sentimenti e al vivere incerto dei protagonisti del romanzo, ognuno portatore di una difficoltà a definire se stesso. Il libro è un doppio viaggio: alla scoperta dell’isola e della capacità di parlare di se stessi, aprendosi agli altri.

Bene… cambiamo rotta. Madame Soufflé quest’anno si è allontanata poco dalla capitale. Io e Anto ci troviamo in Toscana (regione comunque interessante dal punto di vista culinario) e precisamente nella Val d’Orcia, una delle campagne più belle, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Perché una vacanza Jane Austiana? Perché ci siamo rifugiati nel Castello di Cosona, una meravigliosa tenuta, appartenente alla stessa famiglia dal 1465, nel mezzo delle colline senesi, circondata da ulivi e cipressi e caratterizzata dal fascino decadente delle antiche tenute di campagna.

È stato sufficiente arrivare qui e immergermi nel mio rifugio nascosto tra le rose, la lavanda, il rosmarino e gli alberi di fichi e abbandonarmi sotto un pergolato di vite per sentirmi un po’ Jane Austen. Qui l’atmosfera è irreale e romanzesca… da un momento all’altro potrebbe anche comparire un Mr. Willoughby che mi solleva per la vita e mi piazza sul suo calesse, trascinandomi per campi di grano…

In realtà, in questo momento, qui ci siamo soltanto io, Anto e le cicale e sto già pensando con entusiasmo a tutto quello che cucinerò nei prossimi giorni e di cui scriverò per voi.

Buone vacanze!

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